Il prato in acquario!

Quante volte da negoziante, capita di veder entrare in negozio un cliente con la richiesta di fare il suo primo acquario con un bel pratino e qualche albero ricreato in ambiente sommerso.


Da qui si deve però necessariamente andare a spiegare l’AQUASCAPING, ovvero l’arte di riprodurre un paesaggio (come una montagna, un prato con un albero o altro ancora).


Probabilmente grazie alla diffusione dei social dei lavori degli aquascaper, e alcune opere importanti come l’acquario di Takashi Amano a Lisbona, questa tecnica ha preso sempre più piede.
In realtà la realizzazione di un tale acquario, non è proprio semplicissima, in quanto si avrà una gestione possiamo dire “forzata” del nostro acquario e non proprio naturale.


Quindi oltre ad avere una buona base di acquariofilia, si deve avere molta inventiva del fai da te o essere disposti a spendere determinate cifre per prodotti di qualità, come l’illuminazione, il fondo allofano su cui svillupare il nostro progetto e soprattutto una linea di fertilizzazione a colonna adeguata ai risultati che vogliamo.


Regole base:

  • CO2 quasi obbligatoria
  • Utilizzo di acqua di osmosi e eventuali sali minerali specifici
  • Terreno allofano, per facilitare la diffusione del nostro prato essendo più morbido ma soprattutto fertilizzato rispetto al classico quarzo
  • I pesci non saranno i protagonisti anzi solo il contorno


Anche qui, i giusti consigli in funzione della propria dotazione tecnica per avere dei buoni risultati sono fondamentali, quindi affidatevi solo a gente esperta che vi dica anche cosa non mettere oltre a cosa vendervi.

 

Valerio

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