Quante volte da negoziante, capita di veder entrare in negozio un cliente con la richiesta di fare il suo primo acquario con un bel pratino e qualche albero ricreato in ambiente sommerso.
Da qui si deve però necessariamente andare a spiegare l’AQUASCAPING, ovvero l’arte di riprodurre un paesaggio (come una montagna, un prato con un albero o altro ancora).
Probabilmente grazie alla diffusione dei social dei lavori degli aquascaper, e alcune opere importanti come l’acquario di Takashi Amano a Lisbona, questa tecnica ha preso sempre più piede.
In realtà la realizzazione di un tale acquario, non è proprio semplicissima, in quanto si avrà una gestione possiamo dire “forzata” del nostro acquario e non proprio naturale.
Quindi oltre ad avere una buona base di acquariofilia, si deve avere molta inventiva del fai da te o essere disposti a spendere determinate cifre per prodotti di qualità, come l’illuminazione, il fondo allofano su cui svillupare il nostro progetto e soprattutto una linea di fertilizzazione a colonna adeguata ai risultati che vogliamo.
Regole base:
- CO2 quasi obbligatoria
- Utilizzo di acqua di osmosi e eventuali sali minerali specifici
- Terreno allofano, per facilitare la diffusione del nostro prato essendo più morbido ma soprattutto fertilizzato rispetto al classico quarzo
- I pesci non saranno i protagonisti anzi solo il contorno
Anche qui, i giusti consigli in funzione della propria dotazione tecnica per avere dei buoni risultati sono fondamentali, quindi affidatevi solo a gente esperta che vi dica anche cosa non mettere oltre a cosa vendervi.